"Puoi scegliere di fare colazione con dei taralli o con una fresca granita artigianale, comprare il pane in piazza trovando il forno seguendone il profumo, o mangiare una "mpignolata" o un pezzo di "sfincione" pieni di sapore..."
La Mpignulata è uno degli alimenti tipici di Racalmuto. In origine le mogli dei braccianti preparavano questo portentoso piatto ricco di sapore e nutrienti per consentire ai propri mariti il giusto sostentamento per i duri giorni di lavoro nei campi.
La potete trovare nei nostri forni, bar e rosticcerie consorziate.
La granita di limone si caratterizza per l’impiego di frutti esclusivamente freschi raccolti nei giardini delle contrade: Raffo , Saraceno, Garamoli, Roccarossa. Zone ricche di acqua che permettono di avere frutti dolci e ricchi di succo, caratteristiche essenziali per ottenere il prodotto finale. La puoi trovare sia nello storico Bar Parisi, che in tutte le altre pasticcerie e bar
Ricetta tipica per “festeggiare” il maiale, la “vera ricchezza” nella cultura contadina. Questo particolare piatto viene oggi preparato anche con fegato di vitello. Le fettine di circa 1,5 cm di spessore, vengono avvolte con il grasso retato (caiola) successivamente si aggiungono aromi vegetali, sale e pepe. Posto il prodotto su una griglia già calda, si dovrà attendere che le fettine diventino di color rosso bruno per essere servite. Olio e Limone abbondante. Nelle nostre macellerie.
Antica e radicata è la presenza della “cubaita” nella storia di Racalmuto. Di origine araba, per la sua semplicità di esecuzione e per la nutriente bontà dei suoi ingredienti fu quasi subito adottato in tutta la Sicilia. Preparata senza il sesamo (giuggilena) e con la presenza del cultivar della mandorla “tuono”, la “cubaita racalmutese” differisce dalla “cubaita” diffusa nel resto del territorio siciliano rendendo questa specialità una specificità territoriale. La trovi da "Cose Siciliane" vicino la statua di Sciascia e in tutte le pasticcerie
Uno degli ultimi piccoli mercati dove è possibile trovare frutta e verdura prodotta a km zero e con sistemi di origine araba, non industrializzati. Dove trovate nespole di inverno, granata, cotogne, loti piccoli, broccoli rossi, e le ultime delizie degli orti arabi, pomodori, melenzane, peperoni, zucchine di "rascàri" e cicoria.
- Si trova la mattina all'incrocio tra via Gramsci e via del Collegio -
A Racalmuto puoi immergenti in bici nella campagna circostante o scoprire le tantissime strade provinciali che collegano Racalmuto ai vari luoghi delle provincie di Agrigento e Caltanissetta. Vi consigliamo le vecchie Miniere di zolfo, il castelluccio svevo, le contrade noce, menta e garamoli.
Racalmuto è tappa della Magna Via Francigena.
Dalla Cattedrale di Palermo, porta i pellegrini attraverso la campagna provenienti da Milena, verso Grotte per poi raggiungere come meta finale, la cattedrale di Agrigento. A Racalmuto chi volesse percorrere anche solo un cammino sia cosciente del fatto che i suoi passi attraverseranno la storia
L' autodromo di Racalmuto è uno dei più recenti impianti motoristici nati in Italia. Qui è facile conciliare passione per i motori, arte, cultura e gastronomia. Inaugurato nel luglio 2005 , in poco tempo è diventato punto di riferimento di tutti gli appassionati.
Fitto il calendario degli eventi che annualmente attira a Racalmuto migliaia di visitatori
A Racalmuto sono presenti diversi impianti sportivi pubblici. Lo Stadio Mantia con annessi campi da tennis e basket. Il nuovo Campo da Tennis di Viale Hamilton. Il Campo da calcetto presso Parco E. N. Messana .
Altri impianti sportivi si trovano nella periferia di contrada Bovo (V/le Tukory) e presso il Parco Fra Diego La Matina
I festeggiamenti in onore di Maria SS. del Monte, Regina e Compatrona di Racalmuto hanno tradizionalmente inizio durante la seconda settimana di luglio. La Festa ha inizio il venerdì successivo alla prima domenica del mese e dura cinque giorni. La festa inizia ufficialmente il venerdì alle 18 annunciata da tradizionali 21 colpi di cannone, cui segue la "tammuriata” e l'entrata della banda cittadina. Alle 19 dal Castello Chiaramontano parte il corteo storico di giovani in abiti cinquecenteschi a cavallo che rievocano l'arrivo a Racalmuto del principe Gioeni. Il corteo si conclude al Santuario della Madonna dove le autorità locali offrono un omaggio alla compatrona. Alle 20 ha inizio “u triunfu” la Processione del Simulacro della Madonna, posto su un carro trainato da due buoi. All'arrivo della processione in piazza Crispi viene messa in scena una recita rievocativa dal titolo "La vinuta di la Madonna di lu Munti”. Il sabato si svolge la tradizionale discesa dei CERI (Cilii) e presa della bandiera, con devoto omaggio alla Madonna da parte dei Burgisi, il rito prevede la sfilata dei ceri appartenenti alle associazioni dei Burgisi, degli Ugliara e dei Cicirara, seguita dalla presa della bandiera sul cero posto sulla torre in legno da parte degli "schetti". Domenica, giornata conclusiva dei festeggiamenti, vede la consegna delle "prummisioni” al santuario. Uomini e donne, per grazia ricevuta, seguiti da muli bardati e carichi di sacchi di frumento, si recano a piedi al santuario. Alcuni devoti cavalieri fanno il loro ingresso al santuario dopo aver percorso al galoppo la scalinata che conduce all'entrata. Le prummisioni continuano pure nel pomeriggio. Le celebrazioni terminano con la processione della Vergine su un carro a forma di nave. La fine della festività è sancita da uno spettacolo di fuochi d'artificio in piazza Barona. I giorni di Lunedì e martedì successivi ai festeggiamenti religiosi e devozionali sono invece dedicati a iniziative della locale amministrazione pubblica
E' legato alla Chiesa del Carmelo il rito della Crocefissione di Gesù il venerdì santo: sopra la scalinata, della chiesa, che simboleggia il Golgota, il Nazareno viene messo in croce, dopo che una lunga e partecipata processione accompagna, simbolicamente, la dolorosa ascesa di Gesù al Calvario dal Santuario della Madonna del Monte, sino al locale Golgota. Dopo la deposizione, dalla piazza del Carmelo, si snoda il corteo con la “Vara” che viene accompagna fino al Santuario di Maria SS del Monte
Dal 16 al 24 dicembre Per nove giorni, dal 16 dicembre, dopo che per circa un mese i più giovani racalmutesi hanno costruito in diversi luoghi, non sempre uguali negli anni, sempre più ricchi presepi, la musica e i canti popolari riempiono questi angoli del paese risvegliando e facendo rivivere a vecchi e giovani, antiche melodie legate alla più intima tradizione natalizia racalmutese.
Le novene rivivono ogni anno grazie soprattutto ai gruppi di cantori e dei gruppi spontanei che ogni anno si ritrovano per ricordare cantando la parte più gioiosa del periodo dell’Avvento